Ieri il Governo ha emanato un ulteriore decreto per il contenimento del Covid19. Anche questa volta non è di facile interpretazione, ma al di là dei decreti e dei ragionamenti che si possono fare cercando cavilli da aggirare o interpretare, crediamo che il problema sia etico.
Il problema che tutti noi dovremmo ben tenere presente è LA DIFFUSIONE del contagio: se ci sia ammala in tanti tutti insieme, non ci si può curare bene, le strutture ospedaliere rischiano di collassare e di non riuscire a prestare le cure a coloro che ne avranno bisogno che, come sappiamo, per età o perché già indeboliti da altre patologie, sono i più deboli.
Anni di politiche demenziali che hanno privilegiato sussidi alla sanità privata rispetto al rafforzamento di quella pubblica hanno portato ad un indebolimento delle strutture ospedaliere, alla riduzione degli spazi per le terapie intensive, alla chiusura di molti presidi territoriali.
Noi abbiamo sulle spalle una grande responsabilità, che è quella di prevenire un possibile collasso delle strutture sanitarie. In mancanza di anticorpi e vaccini, l’isolamento è uno dei pochi strumenti che ci permettono di non diffondere l’eventuale contagio. Per cui, quello che ci sentiamo di consigliare caldamente, è di tenere chiusi i circoli.
Stiamo lavorando, come provinciale, regionale della Lombardia e nazionale, per quantificare il danno subito dalle chiusure forzate. Ma quello che ci preme, adesso, è mantenere il contagio il più limitato possibile. Anche in questo, Arci ha un importante ruolo sociale, che vale di più di qualsiasi considerazione economica.
Teniamoci stretti, un abbraccio a tutte e tutti.
Maso Notarianni - Presidente Arci Milano, MB e Lodi