Raffaele MastoSì, forse la terra è più lieve per chi nella sua vita l'ha saputa raccontare. E allora per Raffaele Masto, che meravigliosamente ci ha raccontato dalle frequenze di Radio Popolare e dai suoi libri il Medio Oriente, gli Stati Uniti ma soprattutto l'Africa la terra sarà una piuma.
Indebolito da un trapianto di cuore effettuato qualche tempo fa a Bergamo, Raffaele è stato contagiato dal corona virus e non ce l'ha fatta. 

Il suo non era un narrare neutro, se mai è possibile che questo esista. Le sue storie, i suoi racconti dall'Africa erano pieni di passione, di compassione, di rabbia, di voglia di giustizia.
Ma la sua professionalità era tanta quanta la sua passione, e i suoi reportages sempre impeccabili e puntuali nel raccontare la vita reale di luoghi del mondo che ai più sono sconosciuti o dimenticati, nel narrare dei soprusi, delle guerre per procura, della miseri a e della fame di un continente. 

Lo abbiamo incontrato tante volte, e tantissime altre lo abbiamo ascoltato alla radio, o letto sul suo blog e sui suoi libri. 

 

In questa intervista, raccolta nella redazione di PeaceReporter da Angelo Miotto, ci parla del bello della terra che più amava, della capacità di resistere grazie alle reti sociali, ci racconta del suo modo di essere giornalista e militante presentando il suo libro Buongiorno Africa.

Ciao Raffa. Grazie per averci dato tanto della tua Africa. Ci mancherai.